Tempio Voltiano
Il progetto
Il Tempio Voltiano, inaugurato nel luglio del 1928, era stato pensato quale nuova sede che ospitasse degnamente gli originali e le ricostruzioni degli strumenti scientifici di Volta, che l'incendio del 1899 aveva distrutto proprio durante la grande Esposizione Voltiana allestita in Como per il Centenario dell'invenzione della pila. Ideatore, promotore e finanziatore della costruzione fu l'imprenditore cotoniero Francesco Somaini (1855-1939) che, a opera conclusa, ne fece dono alla città di Como. Come progettista fu prescelto l'architetto Federico Frigerio (1873-1959), che realizzò l'opera in stile neoclassico richiamandosi esplicitamente al Pantheon.La costruzione
Una fotografia commemorativa dell'ultimazione della copertura del Tempio Voltiano mette in evidenza l'ossatura in cemento armato della costruzione: un cubo dal quale emergono il tamburo e poi la bassa tazza della cupola. Nell'aprile 1926 la rivista "Voltiana", mensile edito dal Comitato costituito per preparare le onoranze voltiane del 1927, riproduceva la fotografia del Tempio in costruzione già perfettamente riconoscibile con la sua copertura neoclassica e la cupola in via di ultimazione. La pietra carsica d'Aurisina è l'elemento principale di tutto il paramento esterno; il marmo di Musso, la pietra di Viggiù e lo stucco, quelli della decorazione interna.Gli esterni
Il Tempio consta di un salone circolare di quasi 12 metri di diametro, coronato da una cupola a luce centrale. Il salone e il colonnato che lo recinge, occupano un'area quadrata, sulle cui facce esterne si delinea sempre lo stesso motivo, sia che l'ordine architettonico venga costituito da lesene (come nei fianchi e a tergo) sia che si protenda in un pronao a colonne, come nella facciata volta a mezzogiorno, sull'asse di viale Cavallotti. "Il piano principale dell'edificio" - nelle parole dello stesso progettista - "è rialzato di circa due metri e mezzo sul livello del suolo, onde garantire l'incolumità delle raccolte e della parte abitata dal custode dalle piene del lago. Tale dislivello viene superato a mezzo di due ampie scale laterali al pronao che arricchisce la fronte del Tempio e si protende su quattro colonne coronate da timpano a riparo e decoro dell'entrata. L'ordine corinzio a paraste costituisce la decorazione architettonica esterna; pochi elementi ornamentali ne ravvivano le sobrie linee generali".Gli interni
Quattro pilastri angolari e otto colonne marmoree reggono la cupola; l'alto ordine corinzio, coronato da una ricca trabeazione nel cui fregio spicca a lettere di bronzo dorato la scritta dedicatoria, è rotto a circa due terzi della sua altezza dalla fascia di parapetto della loggia. In questa fascia, sugli assi principali dell'edificio, stanno quattro momenti della vita del Volta, ad alto rilievo. Tutt'attorno, corrono tra questi rilievi, a coppie, sedici tondi recanti a lettere d'oro le date più significative della sua vita". "Il ricco pavimento a mosaico dell'aula rotonda e dei locali minori è infiorato da trenta castoni di marmo, d'onice e d'alabastro, tutti differenti tra loro e delle più rare qualità. Le sontuose vetrine che custodiscono i cimeli sono di ferro e bronzo patinato in verde a simiglianza degli antichi bronzi di scavo".Tempio Voltiano
Lungo Lario Marconi
tel. 031/574705
fax 031/268053
Orario di apertura
lunedì chiuso
da martedì a domenica:
[invernale] 10.00 - 12.00, 14.00 - 16.00
[estivo] 10.00 - 12.00, 15.00 - 18.00